FAQ – La gestione finanziaria
Oltre all’imposta sostitutiva sui rendimenti conseguiti, la gestione finanziaria è gravata dal costo delle commissioni pagate ai gestori finanziari per la loro attività di gestione del patrimonio e al Depositario per l’attività di controllo, custodia ed amministrazione del patrimonio stesso. A questi si aggiungono anche le spettanze del consulente finanziario. Per maggiori chiarimenti fai riferimento alla Scheda costi (https://fopentest.disc.it/wp-content/uploads/2021/08/parte-I-Scheda_costi.pdf) e alla Scheda le opzioni di investimento (https://fopentest.disc.it/wp-content/uploads/2021/08/parte-II-scheda-le-opzioni-di-investimento.pdf).
Per favorire un'efficiente gestione e per consentire un buon andamento dei numerosi controlli necessari a tutelare il risparmio previdenziale, le risorse finanziarie non sono consegnate al gestore del Fondo, ma al Depositario.
Esso esercita importanti funzioni di garanzia per gli aderenti: verifica la regolarità di tutte le operazioni svolte dai gestori e che queste siano conformi sia allo Statuto del fondo che alle leggi, e che vengano seguite le indicazioni contenute nelle convenzioni di gestione. Il Depositario custodisce effettivamente i valori mobiliari in cui è stato investito il patrimonio del fondo (ivi inclusa la liquidità, svolge un controllo preventivo di legittimità sulle istruzioni di acquisto e vendita impartite dai gestori ed uno successivo rispetto alla destinazione delle stesse, inviando periodicamente al Fondo le informazioni necessarie a valutare l'operato dei gestori.
Una volta accertata l’infrazione da parte del Depositario e/o del Fondo e chiesto chiarimenti al gestore, la convenzione di gestione (cioè il contratto che disciplina i rapporti tra Fondo e gestore finanziario) prevede delle procedure che possono implicare la comunicazione dell’infrazione alla Covip, il risarcimento dell’eventuale danno che il Fondo potrebbe aver ricevuto e la sostituzione del gestore.
Gli oneri relativi alla gestione finanziaria ed ai servizi resi dalla banca depositaria, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, sono addebitati direttamente sul patrimonio del comparto sul quale grava l'imposta sostitutiva pari al 20%, applicata ai rendimenti conseguiti (ad eccezione dei rendimenti da titoli di stato soggetti ad aliquota del 12,5%).
Per maggiori dettagli si rinvia alla Nota informativa.
I contributi versati al Fondo sono gestiti da società finanziarie specializzate,"Gestori Finanziari", abilitati dalla legge e scelti in considerazione della loro solidità ed affidabilità secondo i criteri in materia stabiliti dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione. I riferimenti dei gestori finanziari di Fopen si trovano nella sez. IV della Nota informativa.
Per favorire un'efficiente gestione e per consentire un buon andamento dei numerosi controlli necessari a tutelare il risparmio previdenziale, le risorse finanziarie non sono consegnate al gestore del fondo, ma alla depositario, scelta dal Consiglio di amministrazione tramite bando di gara pubblico, nel rispetto della normativa vigente e dei parametri ivi previsti di trasparenza, professionalità ed affidabilità.
La depositario esercita importanti funzioni di garanzia per gli iscritti al fondo: verifica la regolarità di tutte le operazioni, che le stesse siano svolte dai gestori e siano conformi sia allo Statuto del fondo che alle leggi, e che vengano seguite le indicazioni fornite dal Consiglio di amministrazione del fondo e contenute nelle convenzioni di gestione sottoscritte con i vari gestori. Ancora, la banca custodisce i valori mobiliari in cui è stato investito il patrimonio del fondo (dunque, funge da intermediario per ogni operazione di investimento e disinvestimento), svolge un controllo preventivo di legittimità sulle istruzioni impartite ai gestori ed uno successivo rispetto alla destinazione dei frutti degli investimenti, inviando periodicamente agli Organi del fondo le informazioni necessarie a valutare l'operato dei gestori. La depositario è stata scelta tra le aziende e tra gli istituti di credito che hanno sede statutaria o succursale in Italia e che presentavano una adeguata organizzazione aziendale, oltre che un ammontare di mezzi patrimoniali non inferiore alla misura stabilita in via generale dalla Banca d'Italia.